Workers è un’installazione multimediale interattiva composta da dieci stazioni con cui il pubblico interagisce per fruire, modificare o creare il contenuto stesso dell’opera. Entrando nel mondo di Workers, ci si immerge in un universo di possibilità che il pubblico scopre autonomamente, consentendo alle storie raccontate di passare dal creatore al fruitore in modo esperienziale e non mediato dalla presenza di una guida.
Un’iniziativa di sensibilizzazione sul fenomeno del grave sfruttamento lavorativo.
Un’azione promossa dal progetto “Mettiamo le Ali – Dall’emersione all’integrazione”, iniziativa sovra provinciale finanziata dal Dipartimento per le Pari Opportunità
APPROFONDIMENTI
I CONTENUTI
Workers è un’installazione multimediale interattiva composta da 10 stazioni ognuna delle quali costituisce un quadro/aspetto del fenomeno della tratta ai fini dello sfruttamento lavorativo. Ognuna di queste stazioni è contemporaneamente autonoma e messa in relazione con le altre. Il risultato finale è un’opera d’arte relazionale in cui il pubblico interagisce con l’opera per modificarne o crearne il contenuto. Sarà possibile infatti, per il pubblico, sviluppare un approccio attivo che consenta ai contenuti del progetto di passare dal creatore al fruitore in modo esperienziale e non mediato dalla presenza di un attore guida. A seconda delle stazioni sarà possibile sviluppare diversi approcci che permetteranno di donare al pubblico un’esperienza completa dei temi trattati, dando loro anche la possibilità di inserire i propri contenuti che saranno registrati e rimessi in circolo come a comporre un’opera relazionale in cui l’artista e il fruitore compongono insieme il contenuto dell’opera.
IL TEMA
Quando si parla di sfruttamento lavorativo ci si riferisce a moltissimi elementi che vengono affrontati in Workers, ma gli aspetti più rappresentati all’interno dell’installazione multimediale interattiva saranno gli elementi sociali e quelli ambientali:
Elementi sociali: Abbiamo messo in luce che i percorsi che portano a questi rapporti lavorativi o pseudo lavorativi sono sempre, da qualche punto di vista, forme coercitive sia in relazione al sistema in cui le vittime di tratta sono inserite, sia rispetto alle forme di coercizione interpersonale finalizzate allo sfruttamento della persona a tutto tondo. Gli aspetti su cui ci siamo concentrati sono le forme di grave asimmetria tra lavoratore e datore di lavoro che si esprimono attraverso abusi anche fisici, costrizioni e forme di controllo che trasformano l’attività umana del lavoro in attività insostenibili fisicamente e psicologicamente.
Elemento ambientale: un altro aspetto sul quale ci siamo concentrati è l’elemento ambientale che costituisce una parte fondamentale dei problemi legati allo sfruttamento lavorativo. All’interno di Workers mostriamo al pubblico l’ambiente lavorativo in cui le vittime di tratta e non, sono costrette ad operare per ricevere in cambio un pagamento iniquo che testimonia come tale fenomeno sia avvicinabile ad una vera e propria schiavitù contemporanea. Ambienti di lavoro in cui l’igiene non viene salvaguardata e le politiche di sicurezza sono completamente assenti. Cercheremo di rendere chiaro al pubblico come si verifichino le condizioni di estremo rischio per l’integrità fisica degli sfruttati che contribuisce a destrutturare la personalità del lavoratore.
IDEAZIONE E TESTI:
- Carlo Compare
ATTORI:
- Akueson Adotey Dotcha
- Emiliano Brioschi
- Alex Cendron
- Marco Ottolini
- Placido Scialino
SVILUPPO SOFTWARE: Studio Ciriello
MUSICHE ORIGINALI: Francesco Crovetto
ILLUSTRAZIONI: Susanna Alberti
ANIMAZIONI: Silvia Marchetti e Andrea Mussini
SCENOGRAFIA: Salvatore Fiorini
ALLESTIMENTO: Giada Catone
ORGANIZZAZIONE: Oriana Scialino
PRODUZIONE: Compagnia FavolaFolle e Lule Onlus