“L’Oro di Bacco” è un inno al vino, simbolo di raffinatezza ed eleganza, ma anche di cultura popolare, amico intimo di poeti e scrittori lungo i secoli, il vino affascina, seduce, ci fa innamorare e viaggiare all’interno di noi stessi.
Per percorrere questo sentiero, ci aiuteranno testi e canzoni. Innanzitutto le parole del mito, di quell’eco di memorie lontane che ci portano a Dioniso. Incontreremo poi la passione, da sempre legata a quel liquido sensuale che Neruda definisce “disordinato velluto”, che inebria con il suo profumo intenso e accende i sensi. E poi il vino che riporta alla mente vecchi ricordi e riapre ferite. E infine ci raggiunge la gioia, la convivialità, la frenesia. Una sensazione di leggerezza travolgente che finalmente allevia ogni pensiero. Tutto accompagnato dalla degustazione di 4 vini, guidata da un’esperta Sommelier.
APPROFONDIMENTI
L’Oro di Bacco vuole essere un inno alla bevanda per eccellenza, il vino.
Ingrediente centrale delle più importanti tradizioni culinarie dal Nord al Sud del mondo, simbolo di raffinatezza ed eleganza, ma anche di cultura popolare e contadina, amico intimo di poeti e scrittori lungo i secoli, il vino affascina, seduce, ci fa innamorare. E viaggiare all’interno di noi stessi, tra differenti stati d’animo e differenti emozioni.
Per percorrere questo sentiero, ci aiuteranno senz’altro testi e canzoni. Innanzitutto le parole del mito, di quell’eco di memorie lontane che ci portano a Dioniso, al dio che ha regalato la vite agli uomini e a cui le donne rendevano omaggio con musiche e danze sfrenate, in preda all’ebrezza più profonda.
Incontreremo la passione, da sempre legata a quel liquido sensuale che Neruda definisce “disordinato velluto”, che inebria con il suo profumo intenso e accende i sensi. Ovidio già ci raccontava di come “i vini preparano gli animi e li rendono aperti agli ardori e Venere nei vini diviene fuoco aggiunto al fuoco”.
Ma non solo i sensi accende questo nettare, che riporta alla mente vecchi ricordi e riapre ferite di cui ci si vorrebbe dimenticare. Ogni bicchiere può nascondere, ricorda Giovanni Pascoli, un “pianto già pianto”. Al pianoforte. Vino è malinconia.
E ci raggiunge la gioia, la convivialità, la frenesia. Una sensazione di leggerezza travolgente che finalmente allevia ogni pensiero cupo e ci invita a raggiungere gli altri per festeggiare, cosa non importa, che, come scrive Lorenzo De’Medici “chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.”
La struttura
Lo spettacolo è strutturato in quattro parti, ciascuna con un tema preciso, a cui sono stati affiancati testi letterari, recitati e letti da Matteo Sala e canzoni tratte dal repertorio italiano e internazionale, cantate da Chiara Crovetto e Penelope Pezzotta. La parte dell’accompagnamento musicale è stata affidata a Paolo De Stefano, polistrumentista che ha saputo interpretare la complessità del vino scegliendo per ogni sezione dello spettacolo uno strumento specifico: la fisarmonica per la prima parte, quella più legata alla storia del vino, il contrabbasso per la seconda, quella più sensuale, il pianoforte per la terza, legata al tema della malinconia, e il banjo per l’ultima parte, in cui l’ebbrezza trionfa.
La degustazione
Lo spettacolo può essere accompagnato da una degustazione di uno o più vini. La Compagnia Teatrale FavolaFolle, ideatrice e produttrice del progetto, si affida per questo all’esperienza di Silvia Di Stefano, giovane ed appassionata someliere milanese. A discrezione degli organizzatori dell’evento, i vini selezionati per la degustazione potranno variare.
PERFORMERS:
- Chiara Crovetto
- Penelope Pezzotta
- Matteo Sal
- Paolo De Stefano (fisarmonica, contrabbasso, pianoforte e benjo)
DRAMMATURGIA : Carlo Compare
REGIA: Carlo Compare
DEGUSTAZIONE: Silvia Di Stefano/Aperitif Vintage
ORGANIZZAZIONE: Oriana Scialino e Matteo Sala
PRODUZIONE: Compagnia FavolaFolle
SPAZIO
- 5 metri di larghezza per 4 metri di profondità
- Fondale nero per la totale larghezza dello spazio scenico
ILLUMINAZIONE
- Portata elettrica necessaria: 15 Kw
- N° 12 PC 1000w con bandiere e telaio porta gelatina
- N° 4 ETC 750w con telaio porta gelatina
- N° 12 CANALI DIMMER con almeno 10a per canale
- N° 1 MIXER LUCI 24|48 canali con possibilità di memorizzazione scene
AUDIO
- Impianto di potenza commisurata alle dimensioni dello spazio
- N° 1 ciabatta microfonica 12:4
- N° 1 mixer 12 canali mono, 2 aux (post fader), 1 s/r FX
- N° 8 microfoni voce (shure sm 58)
- N° 1 DI box stereo
- N° 2 casse attive 300w
- Cavi e aste